Il diritto di recesso è un'importante tutela legale garantita ai clienti che stipulano un contratto di finanziamento, incluso quello della cessione del quinto. Ecco come funziona in dettaglio:
Il diritto di recesso consente al cliente di annullare il contratto di finanziamento senza dover fornire giustificazioni, purché rispetti determinati termini e condizioni previsti dalla legge.
Il diritto di recesso nella cessione del quinto è regolato principalmente dal:
● Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005), che disciplina i contratti di credito ai consumatori.
● Direttiva Europea sul Credito al Consumo (2008/48/CE), recepita in Italia.
Queste norme garantiscono ai consumatori trasparenza e protezione, inclusa la possibilità di recedere dal contratto entro un determinato periodo.
● Il cliente può esercitare il diritto di recesso entro 14 giorni di calendario dalla firma del contratto o dalla ricezione delle condizioni contrattuali, se avvenuta successivamente.
● Questo periodo è definito "periodo di ripensamento".
● Il cliente deve inviare una comunicazione scritta all’istituto finanziatore, rispettando le modalità previste dal contratto (ad esempio, tramite raccomandata A/R, PEC o altri canali indicati).
● La comunicazione deve includere:
○ I dati del cliente.
○ Gli estremi del contratto di finanziamento.
○ La dichiarazione di voler recedere dal contratto.
● Se il finanziamento è già stato erogato, il cliente è tenuto a:
○ Restituire l’intero capitale ricevuto.
○ Rimborsare gli eventuali interessi maturati per il periodo tra l’erogazione e il rimborso.
○ Coprire i costi non rimborsabili già sostenuti dall’istituto finanziatore, come le imposte di
bollo.
Esercitando il diritto di recesso, il cliente:
1. Non paga penali:
○ La legge vieta l’applicazione di penali per il recesso nei 14 giorni.
2. Rimborsa solo costi effettivi:
○ Interessi maturati fino alla data del rimborso.
○ Imposte già versate (es. bollo sul contratto).
3. Non paga i premi assicurativi:
○ Le polizze obbligatorie (vita e impiego) non vengono attivate se il recesso è esercitato prima dell’effettiva decorrenza del contratto.
● Se il cliente ha già ricevuto la somma finanziata, deve restituirla integralmente entro un termine stabilito dal contratto (di solito 30 giorni dalla data di invio del recesso).
● Il rimborso deve avvenire tramite bonifico bancario o altro metodo indicato dal finanziatore.
● Il contratto di cessione del quinto viene annullato come se non fosse mai esistito.
● L’istituto finanziatore non può richiedere ulteriori somme al cliente oltre a quelle strettamente dovute (capitale e interessi maturati fino al recesso).
● Le eventuali trattenute già comunicate al datore di lavoro o all’ente pensionistico vengono revocate.
1. Ripensamento senza vincoli:
○ Il cliente ha la possibilità di annullare un finanziamento se si rende conto che non è conveniente o che non è più necessario.
2. Protezione dai costi eccessivi:
○ In caso di ripensamento, il cliente non subisce perdite significative, pagando solo i costi minimi e giustificati.
3. Chiarezza contrattuale:
○ L’obbligo di fornire tutte le informazioni prima della firma garantisce che il cliente possa valutare consapevolmente il prestito.
● Trasparenza del contratto: Gli istituti di credito devono comunicare chiaramente al cliente il diritto di recesso,
specificando tempi e modalità di esercizio.
● Attenzione alle tempistiche: Superato il termine dei 14 giorni, il cliente non può più recedere dal contratto, ma
può ricorrere solo all’estinzione anticipata, che comporta costi più elevati.
Il diritto di recesso nella cessione del quinto è una garanziafondamentale per il cliente, che gli consente di valutare conserenità la scelta del finanziamento senza incorrere in costieccessivi o vincoli. È essenziale rispettare le tempistiche eseguire le procedure indicate dal contratto per esercitarequesto diritto in modo corretto.